mercoledì 13 gennaio 2021

Il pianista che tagliava le pietre

 Ho riflettuto a lungo su come ricapitolare gli eventi che si sono susseguiti negli ultimi quattro anni, cioè nel tempo trascorso dal mio ultimo post su questo blog. Poi ho deciso di evitarlo del tutto. Come diceva sempre mia suocera: "Acqua passata, non macina più". Giusto per darvi modo di collocarmi nello spazio, vi dico solo che vi ho lasciati in Olanda e vi ritrovo in Francia e che tra l'una e l'altra ho vissuto per un anno in Italia. Quello che ci ha portati da là a qua, poco importa.  

Quando dico Francia, intendo Thiviers, un villaggio di meno di 3000 anime nel dipartimento della Dordogna, regione Nouvelle Aquitaine. Qui abbiamo acquistato, ormai già 10 anni fa, una piccola casa di campagna disabitata da più di 15 anni. Da allora abbiamo apportato qualche miglioria, ma essendo una residenza secondaria e vivendoci solo per brevi periodi, restava ancora moltissimo da fare. Il 2020 avrebbe dovuto essere l'anno decisivo per la ristrutturazione, visto anche che ora è questa la nostra dimora principale. Quindi a Gennaio siamo riusciti a ritagliarci una decina di giorni per venire qui, fare il punto, prendere contatti con le imprese di costruzione, farci fare preventivi, informarci per i permessi e quant'altro. Poi il Covid19 ha rotto tutte le uova del nostro paniere, così come quelle della quasi totalità della popolazione mondiale. Per quanto mi riguarda non ha rotto solo le uova, ma questa è un'altra storia...

Per farla breve, quando ai primi di Maggio finalmente la Francia ha riaperto le frontiere e noi siamo riusciti ad arrivare qui da un'Italia ancora in pieno lockdown, nessuno degli artigiani con cui avevamo preso contatto era disponibile, non prima di 5 o 6 mesi, comunque, e noi non eravamo disposti ad aspettare tanto. Fortuna che in una delle abitazioni vicine si fosse da poco trasferito un gentleman inglese che il caso vuole sia proprio un abile costruttore nonché idraulico, nonché elettricista, nonché falegname, piastrellista, stuccatore, imbianchino....praticamente non c'è nulla che non sappia fare e, soprattutto, che non sappia fare a regola d'arte. Anzi no, a dire la verità qualcosa c'è e lo vedremo tra poco. 

La petite maison è piuttosto vecchia: la costruzione originaria risale al 1850 e negli anni sono state fatte delle aggiunte e degli ampliamenti. E' probabile che in origine non fosse altro che una stalla con un soprastante fienile. In seguito è stata aggiunta una piccola abitazione, verosimilmente di non più di due stanze. Quest'ultima è stata poi sopraelevata di un piano, per aggiungere due camere da letto. Il tutto è poggiato sulla pietra e sul pendio di una bassa collina. Questo ha definito l'architettura piuttosto eccentrica che caratterizza la casina, che ora si presenta come due piccoli edifici accostati, ciascuno composto da due piani che però risultano sfalsati tra le due abitazioni. Quindi in tutto abbiamo quattro livelli. Cinque con la cantina seminterrata. Non so se mi sono capita, ma fa niente....


Di questi quattro livelli abitabili o potenzialmente tali, nessuno ha un'altezza superiore ai 2,40 metri, cosa che in tutti questi anni mi ha sempre impedito di montare anche solo uno dei tre armadi che facevano parte dell'arredamento della nostra casa in Italia e che giacciono ancora smontati ed impacchettati nel vecchio fienile che fa anch'esso parte della proprietà. Fino ad un anno fa questo è stato un problema marginale, dato che le poche cose che ci servivano durante i nostri soggiorni temporanei, potevano essere riposte nei minuscoli armadi da biancheria che abbiamo trovato già qui al momento dell'acquisto. Sì perché ho dimenticato di dire che la petite maison è stata venduta completamente arredata di mobili e suppellettili varie. Ora, però, che abbiamo traslocato qui tutto il contenuto della bomboniera olandese, che si è andato ad aggiungere a ciò che abbiamo portato qui dalla casa in Italia che a sua volta era già stato aggiunto a ciò che abbiamo trovato sul posto, lasciatemi dire che la situazione si è fatta a dir poco caotica. Senza contare il fatto che il maritino è un collezionista di cianfrusaglie a livelli patologici...ma questo fate conto che non ve lo abbia mai detto...Insomma, ho bisogno dei miei armadi! Delle due cose l'una: o buttiamo i vecchi e solidi armadi e ne compriamo di nuovi, più bassi e di qualità inferiore oppure ristrutturiamo il fienile sopra l'antica stalla, cioè l'unica parte della casa che, non avendo plafone, sfrutta l'altezza fino al tetto. Ad essere del tutto sincera, la prima possibilità non è stata mai nemmeno presa in considerazione. Ovviamente ai nostri occhi è sembrato più sensato ristrutturare. Si tratta poi solo di una camera con bagno, che sarà mai? A questa domanda ancora non so dare risposta, dato che sono passati sette mesi ormai e a tutt'oggi non se ne vede la fine e, ca va sans dire, di armadi nemmeno l'ombra. 

Ma andiamo per ordine. Si poneva il problema di realizzare nuove aperture per avere più luce nella futura camera da letto e soprattutto nel nuovo bagno. Decidiamo di installare una finestra da tetto per il bagno e di ampliare una finestrella già esistente nella camera da letto. Per mantenere l'estetica della facciata, la nuova finestra necessita di una cornice in pietra calcarea bianca, tipica della regione. Le pietre devono essere tagliate in misure abbastanza standard e posate da un muratore esperto. Ma c'è il Covid, ricordate? Muratori esperti non se ne trovano, tantomeno si trova chi ti vende le pietre già tagliate. Non subito, almeno. C'è da aspettare i soliti 5 o 6 mesi. L'unica cosa immediata è il preventivo: 1300 euri sonanti per materiali e posa....E il vicino inglese? Sorry, con le pietre non ha confidenza...però ha delle conoscenze e in pochi giorni abbiamo chi è disponibile a fare il lavoro, dobbiamo solo procurarci il materiale. Dopo una via crucis tra cave, scultori e pompe funebri, il maritino collezionista di cianfrusaglie si affida al suo istinto, alla sua esperienza di robivecchi  e a tutti i suoi siti internet di robe vecchie e così trova ciò che fa al caso nostro: una fornitura di pietre calcaree bianche provenienti da demolizioni e ristrutturazioni dei dintorni. Fa due telefonate, attacca il rimorchio al Trafic, passa a prendere il nostro vicino e buon amico Jean Claude, solo per compagnia e sostegno morale perché JC ha 78 anni,  e partono. Mi ritorna a casa un paio d'ore dopo e come un Obelix di taglia ridotta comincia a scaricare dal rimorchio dei pietroni grandi come lui, sparpagliandoli sul prato. Alla fine sembra di stare a Stonehenge. Abbiamo le pietre! Ora non resta che tagliarle. No problem, Mr. Fantastic ha il flessibilone con discone all'uopo. Quale musicista che si rispetti non è in grado di utilizzarne uno con facilità e risultati soddisfacenti? E poi ci sono i tutorial su youtube, no? Eccheddiaggine, di calcare si tratta, mica è granito! Orsù! 












To be continued.....





mercoledì 6 gennaio 2021

Un sogno che si è avverato

 Finalmente ci siamo: viviamo in campagna! Dopo averlo desiderato per gran parte della mia vita adulta, ora vivo in una vecchia casa con spessi muri di pietra, tegole di terra cotta e persiane di legno. Quando apro la finestra al mattino, il mio sguardo incontra solo prati, alberi e cielo. Il rumore più fastidioso è il gracchiare dei corvi e gli altri esseri umani li incontro solo se lo voglio. E' tutto come lo desideravo? Certo che no! Come dico sempre, attenti a quello che sognate, perché i sogni a volte si avverano. E vi ritrovate a sudare freddo come nel peggiore degli incubi. Non è proprio questo il caso, ma non è nemmeno tutto rose e fiori. 

Ci siamo trasferiti a Maggio dello scorso anno e da allora abbiamo affrontato non pochi ostacoli, delusioni e arrabbiature. Tutti però superati anche grazie alla felicità che questo luogo ci trasmette, alla serenità che viene dalla consapevolezza di aver fatto la scelta giusta e all'enorme soddisfazione che deriva dall'aver realizzato con le tue mani e la tua fatica qualcosa di cui potrai godere per molti anni a venire. Per noi non sarebbe possibile chiamare casa un luogo costruito solo con il portafoglio. Noi dobbiamo impastare la malta con sudore, lacrime e sangue. La semplice acqua di cui si accontenta la maggior parte delle persone, a noi non basta. E con noi intendo ovviamente il maritino, che smessi temporaneamente e per causa di forza maggiore i panni del musicista, ha indossato con altrettanta disinvolta maestria quelli del carpentiere/muratore/imbianchino/tagliapietre. Il mio apporto al noi è a questo punto più che altro un rassegnato e dovuto sostegno morale. Sogno il giorno in cui avrò di nuovo un armadio in cui riporre abiti e biancheria ed un tavolo a cui sedermi a consumare una cena tra amici. 

Nel frattempo  combatto la mia solitaria e quotidiana battaglia con la polvere proveniente dalle varie attività del consorte e cucino. E da oggi, ispirata dal ritorno alla blogsfera della mia carissima amica Nora , magari tornerò pure a raccontarvi qualcosa di me, di noi e della nostra nuova vita.


lunedì 27 febbraio 2017

La mia Devil's food cake al caffè e cardamomo per il Club del 27


Ovvero l'ultima follia nata in casa MTChallenge. Cos'è adesso questo Club del 27? Presto detto: altro non è che un gruppo di matti i quali, non paghi della ricetta della sfida mensile e frustrati dall'esclusione dal  Tema del mese, decidono di riproporre alcune delle ricette oggetto di sfide precedenti. E le pubblicano tutti assieme il 27 di ogni mese. 

giovedì 23 febbraio 2017

Pollo fritto marinato nel tè con salsa piccante agli agrumi per MTC n° 63




Seconda ricetta per l'MTC di questo mese: il POLLO FRITTO voluto da Silvia Zanetti, vincitrice della sfida del mese scorso sui Macarons. 
Come ho già detto in occasione della mia prima proposta, non avevo mai cucinato il pollo fritto con questo metodo e, come credo si veda bene anche dalle foto, non posso fingere di non aver incontrato delle difficoltá: i pezzi di pollo infarinati hanno perso parte della loro copertura, uscendo dalla frittura un po' spogliati, per così dire. Penso di averli lasciati asciugare troppo, una volta tolti dalla marinatura nel te. Dovrò perfezionare la tecnica, ovviamente, e siccome si sa che solo la pratica rende perfetti, prevedo frequenti cene a base di pollo fritto nel mio futuro. Nessun problema, invece, per quanto riguarda la panatura con uovo e pangrattato. Questa volta, dopo la marinatura nel buttermilk, ho optato per il metodo pangrattato-uovo-pangrattato ottenendo una crosta spessa, croccante, asciutta e veramente deliziosa. 

martedì 21 febbraio 2017

Pollo fritto con salsa al buttermilk, collard greens e cornbread muffins



Ed è di nuovo MTC. Dopo aver saltato due sfide di fila, eccomi di nuovo in gara e con una ricetta fantastica, proprio una di quelle ricette del genere:
 "machevadaafarsifriggereancheladietatantoormaipeggiodicosì...."
Sto parlando del Pollo Fritto, proposto dalla nostra Silvia Zanetti, vincitrice della sfida sui Macarons. Silvia non ha un blog, a riprova che avere un blog non serve per partecipare all'MTChallenge. E nemmeno per vincerlo! 

venerdì 17 febbraio 2017

Cultured butter e cultured buttermilk fatti in casa


Ma cosa cavolo è questo buttermilk che salta fuori ogni due per tre dalle ricette americane e inglesi? Se lo traduciamo letteralmente è logico pensare che sia l'equivalente del nostro latticello, cioè quel siero che rimane quando si fa il  burro. Solo che se usassimo questo liquido nelle ricette che richiedono il buttermilk, probabilmente non avremmo il risultato sperato, perché in realtà, oggi giorno, con il termine buttermilk si intende un particolare latte scremato addizionato di fermenti lattici che lo rendono molto più simile ad uno yogurt poco denso, piuttosto che al latticello derivante dalla trasformazione della panna in burro. Proprio la sua moderata acidità, lo rende particolarmente adatto ad essere impiegato nelle ricette che utilizzano il bicarbonato di sodio come agente lievitante: senza entrare troppo nel dettaglio, la reazione chimica provocata dall'unione dei due ingredienti, dona al prodotto finito particolare sofficità e leggerezza. 

lunedì 24 ottobre 2016

Cantar de Mio Cid(ro) per l'MTC n° 60 della Bella Catalana


Io sono sempre felice ed emozionata quando a vincere l'MTC è una delle mie amiche più care. Al momento della proclamazione saltello ululo e piango di gioia. Nei giorni successivi fremo ancora più del solito dall'impazienza di scoprire quale sarà la ricetta della sfida. Poi però l'ansia da prestazione, sempre a livelli altissimi, sale oltre il limite di guardia e tutto si complica, perché il desiderio di onorare al meglio la gara voluta da una persona a me cara esaspera la mia insicurezza e il mio senso di inadeguatezza.  Questa volta non è stato diverso e con il passare dei giorni le idee diminuivano in numero e aumentavano in confusione. L'iniziale emozionata felicità con la quale ho salutato la vittoria di Mai, la Bella Catalana mia, è stata sostituita dal dubbio e dalla paura di non farcela e di dove passare a malincuore. 

mercoledì 21 settembre 2016

Gnocchi di patate e farina di fichi d'India con sugo di orata e cipolla di Acquaviva per l'MTC n°59 di Annarita


Lontana dalla mia cucina, con pochissimo tempo a disposizione e quasi nessuna voglia di cucinare, ma non potevo mancare all'appuntamento con la nuova stagione di MTChallenge. http://www.mtchallenge.it/Soprattutto per onorare la sfida di una delle grandi interpreti di questa gara e della cucina in genere: Annarita Rossi del bellissimo blog Il bosco di alici
Anche in questa occasione mi trovo a dovermi confrontare con uno dei cavalli di battaglia della mia mamma: GLI GNOCCHI! I suoi sono i più dolci, soffici, morbidi e vellutati che io abbia mai mangiato. In una parola: inarrivabili. Ci ho provato più volte nel corso degli anni, riuscendo a produrre piatti più che decorosi, ma senza mai giungere ad eguagliarli.

lunedì 27 giugno 2016

Pizza al piatto con gouda di capra al fieno greco, ciliegie grigliate e foglie di ravanello per l'MTC n 58 di Antonietta


Si lo so, non ditemi niente. Prima tartasso gli zebedei su quello che non si deve mettere sulla pizza e poi io ci metto l'inverosimile. E' che l'MTC scatena la bambina che c'e' in me, quella che dava da mangiare alle sue bambole tortini di fango e sagatura guarniti di foglie di siepe e petali di ciliegie. Poi io gioco per giocare, mica per vincere. Poi poi questo mese il vero protagonista e' questo meraviglioso impasto, che Antonietta ci ha generosamente illustrato nel suo bellissimo post.

domenica 26 giugno 2016

Eh no, sulla pizza non si puo'! MTC n 58: sua maesta' LA PIZZA!



Margherita. Punto. Al massimo una Napoli. Se proprio sono in vena di follie, una vegetariana con le verdure grigliate. Grigliate. Ho detto grigliate. Non sott'olio. Per carita' non sott'aceto. Di certo non in salamoia! E per l'amore del cielo non, ripeto, non bollite! Questo nelle mie aspirazioni e nel mondo fatato e illusorio delle buone intenzioni. Nella cruda e dura realta', mi sono ritrovata ad ingurgitare le peggio cose elencate alla voce PIZZA nei menu' dei ristoranti.

lunedì 25 aprile 2016

Mi Frulla una Frolla due: Sablé con farina di mandorle "riciclata" e cocco con confettura di pastinaca al bergamotto per l'MTC n° 56 di Dani&Juri


Da quando abbiamo acquistato la casina francese, ogni anno abbiamo il problema di cosa farne di tutte le mele che raccogliamo.  Già qualche anno fa, cercando ispirazione qua e là, soprattutto in rete e principalmente su siti americani, che si sa che Oltreoceano con le mele hanno una certa esperienza, sono venuta a sapere che c'è chi utilizza la salsa di mele per ridurre la quantità di grassi, uova e zucchero nei dolci da forno. Naturalmente ho voluto provare anch'io e il risultato mi ha piacevolmente sorpresa. 

venerdì 22 aprile 2016

Salsa di mele e come usarla in sostituzione di grassi e uova nei dolci da forno...e l'apple butter come bonus!


Eravamo rimasti alla salsa di mele. E dite la verità che morite dalla curiosità di sapere perché e come la si possa usare per sostituire grassi e uova nei dolci. 
Fondamentalmente il motivo per cui la salsa di mele può essere considerata un valido sostituto per i grassi nei dolci da forno è il suo contenuto in pectina.