mercoledì 2 dicembre 2015

Tutti i colori delle pigne



Ho un'insana passione per le pigne. Praticamente non c'è passeggiata nel bosco dalla quale io non ritorni con le tasche piene di pigne umidicce e sporche di terra. Anche quelle vecchie, mezze smangiucchiate, con le squame mancanti e sfilacciate. Le raccolgo tutte per un unico scopo: spargerle per casa come decorazioni natalizie! Mi piace tantissimo decorare la casa con elementi naturali che raccolgo durante tutto l'anno. Non solo pigne, dunque, ma anche foglie, ghiande e rametti. Pezzi di legno restituiti dal mare, scortecciati e sbiancati dalla salsedine. Sassi. Ma le pigne sono di gran lunga le mie preferite. Da qualche anno mi diverto anche a modificarne il colore, cercando sempre, però, di non alterare la loro naturale bellezza. 







Alcune mi limito a sbiancarle, immergendole in una soluzione di pittura murale e acqua in parti uguali. Un rapido bagnetto, una scrollatina per far colare l'eccesso di pittura e poi devo solo aspettare che asciughino. Unico consiglio: dopo averle messe ad asciugare, spostatele di frequente, perché il colore, colando, creerà una piccola pozzanghera che, una volta secca, potrebbe rovinare il vostro lavoro.


Un altro effetto che mi piace molto, è quello che si ottiene immergendo le pigne in un bagno di acqua e candeggina: 1 parte di candeggina e 2 di acqua. Si lasciano a bagno per due giorni o anche di più.


Siccome galleggiano, è necessario tenerle sotto un peso: io uso un piatto che entra di misura nel secchio, con sopra un pestacarne. Dopo due o tre giorni si tolgono dal bagno: saranno chiuse e molto scure, ma asciugandosi si riapriranno e il colore comincerà a schiarire. Lasciandole asciugare all'aria ci vorrà circa una settimana, ma se volete accelerare il processo, sarà sufficiente tenerle vicino ad una fonte di calore. Io le metto sopra i caloriferi protetti da un foglio di carta da cucina.


Per ottenere un effetto "spruzzatina di neve", basta immergere le pigne in acqua molto calda. Nel giro di pochi minuti cominceranno a chiudersi....



...e quando saranno completamente chiuse, sarà sufficiente asciugarle tamponandole con della carta da cucina e poi dipingerle con un pennello morbido e della tempera acrilica bianca o avorio. E' importante che le pennellate seguano il senso delle squame, per evitare che la pittura penetri al di sotto, rovinando l'effetto finale. Ovviamente potete scegliere il colore che preferite, anche per abbinarle alle tinte predominanti nelle vostre decorazioni. 



Anche in questo caso non resta altro da fare che attendere che le pigne, asciugandosi, si riaprano. A questo punto sono pronte per essere utilizzate in qualunque modo la vostra fantasia e il vostro gusto vi suggeriscano.


Un ultimo consiglio: quando portate a casa le vostre pigne appena raccolte nel bosco, soprattutto quando sono umide e chiuse, mettetele su una teglia coperta di carta da forno o alluminio e infornatele a 80° per circa 45 minuti: in questo modo, oltre a farle asciugare ed aprire rapidamente, eliminerete il rischio di avere piccoli esseri indesiderati che vi girano per casa. Parlo per esperienza! 


4 commenti:

  1. Fratella voglio la casa piena di pigne ora, sallo!
    Qui non se ne trovano... e andare nel mio paesotto di montagna ora è impossibile :(

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    1. Ma come non se ne trovano?....te ne mando una fornitura a vita, fratella!!.....:)

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  2. Ma dico, io e te, siamo state separate alla nascita? Adoooro le pigne, non posso farne a meno di raccoglierle e nasconderle per evitare che vengano buttate via... un natale le avevo pulite e immerse nella cera calda liquida profumata e decorate con brillantini...

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    1. Oh sì!!...l'avevo fatto anch'io qualcosa come 15 anni fa!!...grazie per avermelo ricordato Isabel, voglio rifarlo subito.....

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