giovedì 2 maggio 2013

lavori in corso




18 giorni da sola. Senza telefono, televisione o internet. 18 giorni da sola a lavorare per ristrutturare una vecchia, adorabile casetta di campagna. Per quanto ami la solitudine, il lavoro fisico, i suoni ed i colori della natura, sentivo la mancanza di piu’ prosaici, quotidiani, abituali svaghi. E allora? Allora mi faccio la playlist sul picci! Una. Per pigrizia, stanchezza, mancanza di tempo. Una. Sempre quella. In loop. 
E ma che noia dopo un po’. Ma va! Neanche un po’, invece. Una canzone, solitamente, l’ascolto piu’ con il cuore che con la testa. Anche se mi piace molto e l’ho sentita centinaia di volte, difficilmente la analizzo nel dettaglio, con razionalita’ e intellettuale distacco. Capita a volte, anzi spesso, che ascoltando musica con il maritino musicista, io venga invitata ad apprezzare un particolare giro di basso, un certo accordo di chitarra o di pianoforte, un passaggio di batteria o una sonorita’ di tastiere. Tutti, inevitabilmente, per me indistinguibili dal resto dei suoni che compongono l’armonia della canzone in esame. Ma si sa: lui ha l’Orecchio, io solo due orecchie. Comunque, come dicevo, di solito mi godo le emozioni che un brano musicale mi puo’ comunicare, sia con il testo che con la melodia, e morta li’. Ascoltare e riascoltare le stesse canzoni piu’ volte al giorno, invece, mi ha dato l’opportunita’ di mettere un po’ da parte il sentimento, o sentimentalismo - che mica si puo’ piangere tutte le volte che si sente Infinito di Raf - e di ascoltare le canzoni da me scelte con un po’ piu’ di senso critico. E la cosa si e’ rivelata davvero interessante e anche divertente…. Tenete sempre presente che sono da sola, che sto lavorando duramente e che quindi sono abbastanza sfinita. Non solo fisicamente.
Cosi’ mi sono ritrovata piu’ volte a dover richiamare la mente, che mi serviva per potermi concentrare su cio’ che stavo facendo, mentre quella se ne girellava praticamente in ozio persa tra insignificanti dettagli di vecchie canzoni della mia gioventu’. Ad esempio: Rain and tears, degli Aphrodite’s child. Il cantore da coro delle voci bianche intrappolato nel corpulento e barbuto tizio Demis Roussos, voce solista della band ellenica, gorgheggia, e’il caso di dirlo, che se piangi in inverno puoi far finta che le tue lacrime siano gocce di pioggia, mentre in estate ti tocca abbozzare e fingere che tutto vada bene, di piangere proprio non se ne parla, perche’ che scusa ti inventi? A parte che puoi sempre dire che ti e’ entrato un moscerino in un occhio, a parte che, anche in inverno, mica sempre piove e tu cosa fai, consulti il meteo prima di uscire per essere sicuro che, nel caso ti inghiotta un abisso di tristezza, tu possa avere l’alibi della pioggia? A parte tutto questo, puoi mica piangere da solo a casa tua, scusami? O, al limite, fregatene di quello che pensa la gente vedendoti piangere. Estate o inverno che sia. Bei ricordi, comunque.
Bartolomeo Bianchi, in arte Barry White: ma quanto era incazzato il pover uomo? Prendere coscienza del fatto che la sua lei fosse la prima, l’ultima ed ogni sua cosa, l’ha reso davvero furioso, mamma mia! Una serenata del genere farebbe tremare i polsi anche a Lara Croft, ve lo dico io. E non per la passione, ma per la paura....corri corri corri...scappa scappa scappa....
Sul fatto che la signora Berte’ non fosse, non sia e non sara’ mai una signora, siamo tutti d’accordo, lei per prima. Fin qui tutto bene, chiaro e limpido. Ma delle strofe della canzone ne vogliamo parlare? Secondo voi, a parte il poeta autore, c’e’ qualcuno, Berte’ compresa, che ne abbia colto il significato? Se c’e’, mi faccia un colpo e me lo spieghi, per piacere. Son curiosa. Splendida canzone, in ogni caso: basta ascoltarla col cuore e un senso glielo si trova di sicuro. Soprattutto se, come me, si e’ quanto di piu’ lontano da una signora si possa immaginare....
Potrei continuare a lungo, facendo un salto al Copa Cabana per distrarre una Vanoni in uno di quei giorni, commentando gli stilismi linguistici degli Abba o i virtuosismi canori di Al Jarreau, invece concludo con il gia’ citato Raf e la sua Infinito. Non so che dirvi: nell’immagine di un uomo che soffre per amore c’e’ un che di struggente che mi intorcina i visceri. Sempre che non si tratti di un improbabile Jon Bon Jovi che si getta in ginocchio per implorarti di concedergli il tuo amore...Signor Bongiovanni, ci faccia il piacere ci faccia...ma chi vuole che ci creda, suvvia!! Invece un Raf gia’ mi ce lo vedo meglio nel ruolo. Solo una cosa mi lascia perplessa:
..........
Adesso che farai?
Risposi: “Io non so....”
Quel suo sguardo poi
Lo interpretai come un addio

Raf, benetto figliuolo, mi eri distratto fino a quel momento? La signorina ha esordito con un “ Non so piu’ se ti amo o no, domani partiro’, sara’ piu’ facile dimenticare...dimenticare...” e tu di uno sguardo avevi bisogno per sospettare che questa ti stesse dando il ben servito? Sono pronta a scommettere che la vostra storia sia finita perche’ lei aveva la sensazione che tu non la stessi ad ascoltare, quando ti parlava....


Comunque non crediate che io sia qui a cazzeggiare dietro a sciocche considerazioni riguardanti i capolavori della musica pop degli ultimi decenni. Mentre la mente vaga libera, le mani lavorano alacremente e la casetta comincia finalmente a prender forma sotto il loro amorevole tocco. In questi 18 giorni mi sono dedicata quasi esclusivamente alla stanza che ospitera’ la grande cucina. M. Beillat, lo stuccatore in pensione che ci sta dando una mano, ha fatto davero un ottimo lavoro con le pareti e io non me la sono sentita di rovinarle con qualche passata di rullo. Dopo aver carteggiato, a mano e con carta a grana fine, tutto lo stucco, ho dato il colore a pennello, tirandolo benissimo, in modo che, una volta asciutto, non si notassero i segni delle pennellate. Dopo due mani di colore, ho carteggiato nuovamente, ottenendo una superficie liscia e vellutata come il culetto di un bambino. Mi sono dedicata poi allo zoccolo di perline ed ai serramenti. Ci sono volute due mani di acrilico bianco per isolare i colori scuri del vecchio smalto ad olio e fare in modo che il nuovo smalto a base di acqua risultasse omogeneo e senza ombre scure in trasparenza.


Ora il color panna satinato dei legni risalta splendidamente contro il color biscotto delle pareti, sormontate da un cornicione avorio che accompagna l’ occhio verso il soffitto, anch’esso avorio, con le rustiche travi a vista e i listoni di quercia dipinti in modo che ancora siano ben visibili le venature del legno. 

Le nicchie di porte e finestre le ho dipinte dello stesso colore delle pareti, mentre gli infissi sono azzurro pallido. Una delle cose che mi ha dato maggiore soddisfazione e’ la decorazione del grande camino: mi preoccupava non poco la superficie a finta pietra, avevamo anche pensato di rivestirla con pietre vere, la bella arenaria gialla perigordina. Poi, pero’, ho pensato che in fin dei conti qualcuno, molto tempo fa, ha dedicato tempo a fatica a realizzare quello stravagante rivestimento e che mi sarebbe sembrata una mancanza di rispetto eliminarlo completamente. Cosi’ ho fatto di necessita’ virtu’ e alla fine sono riuscita, con un semplicissimo stratagemma molto diffuso tra i decoratori, a trasformare una brutta superficie in qualcosa di piu' gradevole alla vista.
Una volta finite le superfici verticali e’ finalmente arrivato il momento tanto atteso, la fatidica prova del nove: la posa del parquet! Saranno riusciti i nostri intrepidi ed intraprendenti bricoleurs a livellare il vecchio pavimento ad ottovolante? 





 Devo ammettere che posare da sola dei listoni di pino larghi 17 cm, lunghi 2 metri e spessi 2 cm non e’ stato semplicissimo. 


Mi ci sono voluti 4 giorni, ma alla fine il risultato e’ stato assolutamente soddisfacente. Ora non resta che dipingerlo e anticarlo, poi finalmente il guscio sara’ pronto per ospitare il suo efficiente contenuto. Abbiamo gia’ ordinato la cucina a gas, free standing e con un bel look un po’ retro’....ma questa e’ un’altra storia....

28 commenti:

  1. Ma quanto siete bravi??? La foto del paesaggio fa sognare e la casa mi sembra stia venendo benissimo. Tutta la mia solidarietà per il lavoraccio...

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  2. Grazie Mariella! Ovviamente la foto del paesaggio e' di qualche settimana fa, ora e' tutto piu' verde...

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  3. Un posto da favola e voi bravissimi. Ne so qualcosa di ristrutturar da se vecchie case di campagna... e se ci penso ora sento ancora un dolore alle spalle per tutte le tegole passate al Martirio che rifece il tetto del garage.
    Bello bellissimo rileggerti e bellissimo vedere che il tuo sogno si stia avverando pennellata dopo pennellata.
    Bentornata Roby
    Nora

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    1. E io ti sto rispondendo scrivendo con una mano sola, perche' tutta la parte destra del busto e' dolorante e l'articolazione della spalla infiammatissima per tutto lo spennellamento di questi ultimi giorni....Felice di ritrovarti Nora, un abbraccione!

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  4. Non sai quanto sono contenta di risentirti, ma soprattutto di vedere questo post e questo blog.
    Il tema si sposa col post che avevo in mente di scrivere in questi giorni, quindi un bel link lo voglio proprio mettere.
    PS Sto preparando l'estratto di vaniglia con la tua ricetta e dato che agito la bottiglia ogni giorno, ti penso ogni giorno :o)
    PPS Ti ammiro tantissimo.

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    1. Ma che carina Vale!! Grazie mille di vero cuore. Ammirazione reciproca, lo sai...Un bacione!

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  6. io ti leggo e...sogno!! che bella questa tua opportunità!! ti invidio (benevolmente, ovvio) un pochino!
    quando ho iniziato a leggere il tuo post mi è venuto in mente un libro che avevo letto tempo fa, di una delle mie scrittrici preferite : elisabeth von armin - il titolo . "un'estate sola" ...storia di una estate solitaria nella sua casa di campagna in mezzo alla natura...in bocca al lupo per questa tua avventura e...delizioso il colore delle pareti della cucina!! una calda tonalità pastello che sa di cipria e di profumo di dolci... un abbraccio

    (p.s. ho annullato il primo commento perchè ho fatto casini con gli account...sorry!)

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    1. Ciao laroby!! Grazie mille per gli auguri e i complimenti. Il colore della cucina e' un po' piu' rosato di come me lo aspettavo, cosi' imparo a comprare le tinte a 900 km di distanza dal luogo in cui andranno usate....pero' hai ragione: profuma di dolci appena sfornati....

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  7. CHe meraviglia! Vorrei poter stare bene anche io da sola... ma ancora non ci riesco... o forse non ho trovato ancora il posto giusto... magari dovrei fare una prova da te! ;)
    Mi sei mancata!

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    1. Il posto giusto per stare bene da soli e' dentro noi stessi. Vieni dai Stefi, vieni!! Non saremmo piu' da sole, ma vuoi mettere le risate? Un abbraccio e un bacione, bella donna.

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  8. fantastica! che lavoro, anche noi abbiamo fatto molto da soli in casa e ti capisco, chissà che parete liscia, verrà bellissima! un bacione :-)

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    1. Speriamo Francy!! Tutta questa fatica meriterebbe davvero un buon risultato....staremo a vedere, io ce la mettero' tutta!! Grazie mille per l'incoraggiamento, un bacione anche a te.

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  9. Che meraviglia di posto, vale tutta la fatica che ci state mettendo!
    E un pochino di invidia ce l'ho...:-D

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  10. ma sei anche restauratrice? Che bel lavoro che state facendo, non vedo l'ora di vedere la cucina nuova :-)

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    1. Oh mamma Vale', restauratrice e' una parola grossa...diciamo che trovo soluzioni creative ai problemi, va la'...restauratori e decoratori professionisti non mi vorrebbero nella loro categoria...ahahahahah
      Anch'io non vedo l'ora di vederla la cucina!! Un bacione Vale', come va in Albione?

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  11. bè Roby, un po' di invidia e molta ammirazione. Hai le mani d'oro, e il luogo è meraviglioso. Un bacione.

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    1. Piu' che altro ho le mani saccagnate!! Grazie Lara, un abbraccio fortissimo anche a te.

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  12. Sia chiaro che l'invidia è sempre positiva..del tipo vorrei anch'io essere li...il posto è stupendo e la casa anche..per quanto riguarda i lavori ti capisco in pieno..io ridipingo da quando bambina aiutavo la mia mamma che tutti gli anni dava una rinfrescata almeno ad alcune camere..ora che ho una casetta mia (niente a che vedere con questa sia chiaro)continuo a fare alcuni lavori da sola..per fortuna il mio omino ama fare bricolage (anche se forse andrebbe un pò limitato..a volte..).
    Buon lavoro ed in bocca al lupo!!

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    1. ahahahahah...l'omino bricoleur un po' troppo entusiasta, mi ricorda qualcuno di mia conoscenza! Quando sono da sola cerco di fare piu' che posso, perche' se lascio che ci metta mano il maritino, son dolori...Grazie carissima e se mai tu decidessi di venirmi a trovare non preoccuparti: ho gia' un pennello col tuo nome scritto sopra!

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  13. Bentornata Roberta, i tuoi racconti mi sono mancati! Ma vedo che sei a rimboccarti le maniche e lavori sodo per la tua casina, sarà una soddisfazione camminare su quel bel pavimento di legno posato da te, complimenti sei bravissima!! Un abbraccio e torna presto! :**

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    1. Si' mi piace molto fare le cose da me: non sono perfette, certo, ma danno tanta soddisfazione...e poi si risparmia un bel po', che non e' cosa di poco conto, soprattutto di questi tempi. Grazie di cuore, carissima, un forte abbraccio.

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  14. Intanto devo inserire questo blog sulla mia blogroll altrimenti ti perdo di nuovo. E poi devo dire che non sai la felicità di ritrovarti così indaffarata.
    Ti invidio e lo dico in maniera sana e sincera, perché la fatica fisica è quella che mi manca. Il lavoro fisico che ti stranisce, ma con il quale vedi finalmente uscire qualcosa dalle tue mani, il tuo sogno, il tuo disegno...questo vorrei, altro che un monitor e mail da mane a sera.
    Ho riso e sorriso leggendo il tuo posto, la tua playlist, nella quale mi sono ritrovata un bel po' (e Infinito di Raf, e Raf in genere, mi smuove dentro non sai quanto). Come te non mi stanco mai di riascoltare le solite vecchie care canzoni.
    La tua meravigliosa ironia è sempre lì, non è sfumata con la fatica, sei strepitosamente alive and kicking ed adoro leggerti. La casa è un sogno. Verrò a sbirciare i progressi, ma quando il sole sarà alto questa estate, sono certa che questa piccola dimora sarà un magnifico castello.
    Ti abbraccio forte Roberta,
    Pat

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    1. Carissima Patty Pat, ho letto il tuo commento ieri sera tardi e mi ha fatto bene quanto un bagno caldo per i poveri muscoli doloranti ed indolenziti. Ero troppo provata, pero', per poterti rispondere...Se ti manca il lavoro fisico, ti assicuro che qui ti toglieresti la voglia!! Spero davvero che tutti i miei sforzi si traducano in qualcosa di bello o almeno di gradevole. In ogni caso, questa casa sara' davvero "la mia casa"...Ti ringrazio infinitamente per le belle parole e l'incoraggiamento e ti abbraccio fortissimo!

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  15. Roby!!!!!!!!!!
    Che meraviglia trovarti qui...e che meraviglia la tua casa..............

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    1. E che bello darti il benvenuto qui Simo!! Un bacione e torna presto a trovarmi

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  16. Ciao Roberta. Eccomi a te. Sono felice di questa web-scoperta. Ma quella laggiù è casa tua? Ma è bellissima!!!! E complimenti per i lavori che state mettendo in atto. Noi abbiamo ancora tutta la mansarda e la terza camera al grezzo e pensavamo di farcela da soli. I tuoi consigli e la tua esperienza ci saranno di certo assai utili. Ti aggiungo al mio blogroll...
    Un abbraccio
    Francesca

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