giovedì 23 maggio 2013

il buffet shabby per la cucina

Lasciatemi fare una precisazione: dal mio punto di vista ci sono Decorazione e decorazione. Vale a dire che c'e' l'arte del decorare, quella che prevede profonda conoscenza ed utilizzo di materiali nobili e tecniche raffinatissime, quella che richiede studio e preparazione uniti ad un'innata predisposizione ed ad un certo talento, quella che produce marmorini e stucchi veneziani, dorature in oro foglia, scagliole, affreschi e trompe l'oeil. Questa, ripeto, e' arte. Secondo me chi si definisce decoratore, chi si propone come professionista del settore, chi richiede un compenso, in molti casi anche lauto, per eseguire un intervento decorativo, deve conoscere e sapersi destreggiare in almeno una o meglio piu' delle cosiddette arti minori. Poi c'e' la decorazione spiccia, che impiega colori sintetici, richiede solo un po' di fantasia e manualita' e produce nulla di piu' di graziosi oggetti di uso quotidiano. Oggetti che ci godremo nell'intimita' delle nostre case o che magari regaleremo ad amici e parenti, sperando di far cosa gradita donando qualcosa di unico e personale, magari semplice e di poco valore, ma fatto con amore. Ecco. Volevo precisare che quando su questo blog si parlera' di decorazione, si fara' riferimento sempre ed unicamente alla seconda. Le tecniche da me descritte sono alla portata di tutti e i materiali facili da usare e da reperire, molto spesso anche economici.
Vi ho gia' parlato nel precedente post della tecnica per antichizzare con la candela. Oggi voglio mostrarvi un mobile decorato con lo stesso metodo. Un dettaglio non di poco conto che mi era sfuggito quando vi ho descritto il procedimento per il parquet shabby e che i colori da me utilizzati sono gli stessi che uso anche per dipingere le pareti, cioe' degli acrilici lavabili di buona qualita'. Costano di piu' della comune tempera, a volte anche il triplo, e di solito vengono venduti in confezioni da 1 kg minimo, ma per questo tipo di decorazione, soprattutto se le superfici decorate  saranno sottoposte ad usura come nel caso di pavimenti e mobili, gli acrilici per muro sono la scelta migliore, perche' a fronte di un'estrema facilita' e praticita' di utilizzo, sono anche particolarmente resistenti. Se invece l'oggetto da decorare e' di piccole dimensioni ed avra' solo una funzione decorativa, mi sento di consigliarvi i colori della linea Americana della marca Deco Art: sono colori creati apposta per la decorazione ed hanno un potere coprente ed un'opacita' maggiori rispetto agli acrilici per belle arti. In entrambi i casi, si tratta di colori a base d'acqua e quindi non richiedono l'impiego di solventi per la pulizia di pennelli, attrezzi o eventuali macchie. Abbiate solo l'accortezza di lavare tutto per bene ed eliminare le macchie prima che il colore si secchi, altrimenti sara' necessario impiegare del diluente alla nitro o dell'acetone. Aggrappano bene praticamente su ogni superficie sia grezza che verniciata, ma nel  caso di metallo o plastica e' sempre meglio dare una mano di un prodotto chiamato primer, specifico per le diverse superfici difficili, che si trova comunemente in vendita nei colorofici ben forniti. Nel caso in cui l'oggetto o la superficie da decorare siano gia' verniciati, invece, di solito un acrilico di buona qualita' non ha alcun problema ad aderire. Se optate per il metodo di antichizzazione con la candela, potete anche lasciare il colore originale dell'oggetto come colore di base, passando la candela direttamente su quello e dando poi solo il secondo colore, che poi gratterete, come abbiamo fatto noi in questo caso. Mi raccomando pero': quando decidete di decorare un mobile, soprattutto con i colori acrilici, assicuratevi che non sia un pezzo pregiato o anche solo di valore. Non pastrocchiatemi mobili in massello scolpito o pezzi di antiquariato!! Solitamente i mobili che meglio si prestano a questi interventi sono quelli con forme particolari e dettagli che possono essere messi in risalto dalla decorazione, magari fatti con legni poveri, impiallicciati e con fregi e modanature incollati. Se non siete sicuri, fate sempre valutare il mobile da qualcuno che se ne intenda.

Questo e' esattamente il genere di mobile che ci guadagna ad essere decorato, a mio parere. Enorme, largo 2 metri, profondo 60 cm e alto 110; molto elaborato, ricco di modanature e fregi applicati. Fa parte dell'arredamento originale della casa e quando l'ho visto la prima volta ho pensato che non l'avrei tenuto. Poi ho pensato che avrei potuto togliergli le ante e mettere delle ceste sui ripiani. Vista l'altezza, ho deciso di utilizzarlo come isola che faccia sia da contenitore che da bancone per la colazione. Ho gia' previsto di dotarlo di presa della corrente, di sistemare una macchina per il caffe' espresso nel mezzo e di aggiungere mensola e sgabelli sul retro. 



Nella prima foto si vede il mobile nel suo colore originale gia' strofinato con la candela. Come ho gia' detto per il parquet, questa operazione va eseguita con una certa meticolosita': e' importante che tutta la superficie sia strofinata con la candela, perche' alla fine sara' la cera a donare al nostro mobile protezione e quella bella finitura satinata. Pero' bisogna anche avere giudizio nel distribuirla: se sara' troppo poca, sara' difficile rimuovere il colore alla fine, se sara' troppa, si creeranno grosse chiazze che a me personalmente non piacciono. Quindi uno strato sottile su tutto il pezzo, ed uno strato piu' generoso e consistente nei punti dove vogliamo che il colore risulti piu' rovinato, che, a rigor di lgica, saranno i punti piu' facilmente sottoposti ad usura: piani di appoggio, spigoli, piedi, dettagli a rilievo, bordi di ante e cassetti, zone intorno a pomli e maniglie, ecc.



Dopo la prima mano di acrilico color avorio, lo stesso utilizzato per le travi del soffitto e le assi del pavimento. Abbiamo steso il colore con il pennello e poi passato un rullino di spugna per eliminare i segni delle pennellate. Quando si ha a che fare con superfici cosi' elaborate, bisogna fare particolarmente attenzione agli accumuli di colore, che rischiano poi di creare antiestetiche gocciolature, che richiederanno poi tempo e fatica per essere eliminate. In questi punti e' meglio distribuire il colore picchiettando con la punta del pennello, piuttosto che facendolo scorrere, come si fa sulle superfici piane. Ovviamente e' anche importante che il pennello non sia troppo carico di colore. Dato che il colore di partenza era molto scuro, abbiamo atteso che la prima mano asciugasse, circa due ore, e poi abbiamo dato una seconda mano.


Il mobile finito!! Purtroppo manca un cassetto. Quando abbiamo cominciato i lavori di ristrutturazione, tutti i mobili della stanza sono stati portati nel granaio. Con il passare del tempo, altra roba si e' accumulata ed ora non e' impresa da poco trovare un piccolo cassetto...ma non abbiamo ancora perso le speranze. 
I bordi del piano superiore e di quello inferiore, le cornici e i particolari a rilievo delle ante e i cassetti, li abbiamo dipinti di azzurro. Dopo aver lasciato asciugare tutta la notte, abbiamo strofinato con la paglietta di acciaio, quella che si utilizza per lucidare le pentole, per intenderci. Anche in questo caso, e' importantissimo che tutta la superficie sia strofinata con la paglietta: questo distribuisce la cera in modo uniforme e rende l'acrilico, solitamente molto opaco e "granuloso", meravigliosamente satinato, liscio al tatto e ben protetto e impermeabile. Attenzione comunque alle sostanze troppo aggressive, come alcool, ammoniaca o solventi, che, ovviamente, danneggerebero il colore. Un mobile cosi' trattatopuo' essere pulito con un panno umido e magari con un detersivo non aggressivo, ancra meglio se diluito in acqua. Una volta ogni tanto, puo' essere utile stendere un sottile strato di cera per mobili, meglio se priva di solventi.



In questa ultima foto, scattata, come tutte le altre, da mia figlia Martina, preziosa collaboratrice, si vede bene l'effetto satinato che la cera da alla finitura. 


28 commenti:

  1. Mamotti ti sei dimenticata di descrivere la fatica immane che abbiamo fatto per sollevarlo e mettere i feltrini... rendendoci conto poi che lo stavamo sollevando pieno di bottiglie d'acqua e cartoni del latte!! DUE GENI :)

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    1. per fortuna sopperiamo alla carenza di materia grigia con una notevole forza bruta!!

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  2. Non sai quanto mi piacciono questi lavori! Un po' meno al Martirio che ho cominciato a marcare stretto per apportare modifiche alla casa della campagna.
    Non ti sto a dire il tono delle rispostacce...
    Mi sa che dovrò cavarmela da sola.... ma il mio cucciolo è ancora troppo piccolo per aiutare.
    Nora

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  3. Io non ho parole. Davvero. Ma tutte queste accortezze, questi dettagli nel procedimento come li hai imparati??? Io resto basita, perché sapevo che eri brava ma non credevo che fossi proprio una professionista del settore. Cavolo, ma ce ne fossero di professionisti così in giro!!!! E Martina ti segue a ruota.
    Brave ragazze, bravissime!!!
    Sabina
    PS: blogspot non mi fa iscrivere al blog. Mi butta fuori...

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    1. Ripeto: professionista e' una parola grossa!! Io sono solo una dilettante, ma mi piace fare le cose per bene e quindi mi informo e cerco di imparare da chi le sa fare meglio di me. Grazie per i complimenti, Sabi, li dividero' con l'aiutante!

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    2. A me sembrate molto ma molto più brave di persone che lo fanno di mestiere. Mettete grande cura. E attenzione per i dettagli. Non tirate via. E poi come fate a stare così perfettamente nei contorni? Capite che io sono proprio basica? Cioè, l'azzurro rifinito alla perfezione...va beh, abbiate pazienza.
      Baci

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    3. Ma tesoro santo, la paglietta sistema tutto!! E' il bello di questa tecnica: le sbavature le gratti via! Ti pare che io sia una che sta nei contorni?!?

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  4. No, va beh, mi ero iscritta anche se mi ha buttata fuori....

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    1. Ci mancherebbe altro che buttasse fuori proprio te...lo prenderei a calci sui denti, guarda!

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    2. Ahahaha!!! Ma volendo trovare mobili da trattare poi così, esistono luoghi e mercati in cui è più facile reperirli? E a prezzi onesti?

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    3. A Roma non so, ma intorno a Milano son nati un sacco di posti che vendono cose usate: secondo me sono i posti giusti, piu' dei mercatini dove e' piu' facile essere in....finocchiati...Quando trovi quello con delle forme che ti sconfiferano, e' fatta!

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  5. Complimenti!!! Ho un tavolino in cantina ed ora provo. Mi pare di aver capito che non importa scartavetrare, cosa che odio. Candela, mano di colore, paglietta e olio di gomito, ho capito bene?
    Quando mi passa l'epicondelite da pulitura pavimento con bruschino provo.

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    1. Ciao Silvia!! Benvenuta!! Hai capito perfettamente: una bella lavata, lo lasci asciugare bene, cera, due mani di colore acrilico e paglietta....Per quanto riguarda le infiammazionidovute a movimenti faticosi e ripetuti, non ne parliamo che e' meglio! Un abbraccio e grazie della visita e del commento.

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    2. bravissima!!!! io ho un armadio anni 80 che vorrei dipingere, e visto che è lucido avevo pensato di passare la cementite e dopo la cera con il colore, cosa ne pensi? nn vedo l'ora di inziare!!!!

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    3. Scusami, mi sono persa il tuo commento! Spero di essere ancora in tempo per sconsigliarti vivamente l'uso della cementite! Al suo posto puoi usare un buon fondo aggrappante all'acqua, se vuoi isolare il colore originale del mobile, ma solitamente se usi un buon acrilico per muro, il fondo non serve. In ogni caso non usare mai colori a base d'olio sintetico, come la cementite, prima di utilizzare colori acrilici!!

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  6. Acciderbole!!! E' bellissimo così!!! Sei un'artista del recupero.
    Adesso a casa mia, appena smetterà di piovere e di fare freddo (sono circa due mesi che continuo a dirlo!!!), dovremo cominciare con mille lavori: inferriate, finestre, scuri, pollaio, porcilaie, tettoia esterna... tutto ha bisogno di una pulita, una ripassata, un'imbiancata. Il lavoro non mancherà. Noi siamo qui, non andiamo da nessuna parte. E voi?
    Un abbraccio
    Francesca
    P.S. E' bellissimo averti trovato, con una storia tanto simile, simili passioni e simile anche l'anima!!!

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    1. Grazie carissima!! E benvenuta, e' un piacere averti qui. Anche per me e' bellissimo aver trovato una persona che ha fatto la mia stessa scelata di vita, ma che ha gia' un po' piu' di esperienza di me. Ti daro' il tormento, sappilo!

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    2. Il tormento? Giammai!!!!
      Più esperienza??? Mamma mia, mi sento sempre così inadeguata.
      Ma comunque, se e dove posso, io sono qui!!! Sicuramente, anche se virtualmente, ci potremo aiutare a vicenda... tu con qualche consiglio su come restaurare, recuperare e rinfrescare... io su... non so, si vedrà!!!
      Bacioni
      Francesca

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  7. AL POSTO DEL CASSETTO MANCANTE, IO CI METTEREI UN BEL CESTO CONTENITORE.....
    COLORI STUPENDI , IL MOBILE E' RINATO!
    COME SEMPRE, BRAVA!
    ANNALISA

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    1. Infatti, lo pensavo anch'io, ma e' praticamente impossibile trovarne uno della misura adatta....fortunatamente il cassetto e' saltato fuori!! Grazie per i complimenti Annalisa.

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  8. Sì, direi anch'io, il mobile ci ha guadagnato.....prepotentemente!!!:))

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    1. Ooooops Fabiana!!...scusa, mi ero persa il tuo commento. Grazie mille!

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  9. che lavorone complimenti!!! Il mobile è diventato proprio tutto un'altra cosa!!! Bello :) Sulla questione iniziale arte-decoratori, mi trovi pienamente d'accordo… oggi c'è troppa gente che ama definirsi artista dopo aver appiccicato due tovaglioli ritagliati su un piatto … Al mondo c'è spazio per tutti ma sminuire così chi ha davvero capacità e magari lunghe ore di esercizio non mi sembra carino :)

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    1. Grazie della visita e del commento, Grazia!! Hai citato l'esempio piu' calzante: il decoupage e' ben altro che quella roba che troppo spesso si vede in giro, ma ormai e' talmente inflazionato e svilito da aver perso l'identita' di arte minore...

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  10. Ciao da una riminese sbarcata a Parigi qualche anno fa. Bellissima la tua avventura, continua a scrivere :-)

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  11. Buongiorno ho visto che alcuni dopo aver dato il colore bianco su fondo marrone e dopo averlo carteggiato un pochino sugli spigoli hanno steso un colore molto liquido di colore quasi nero che antichizzava ancora di piu il mobile che dopo essere stato steso veniva rimosso con della carta o con uno straccio:C'e qualcuno che sa dirmi di che colore si tartta?

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