lunedì 21 maggio 2012

Filetto di maiale alla lavanda e falsa ortica


Non sopporto i profumi. Soprattutto quelli forti, dolci e speziati. Credo che in parte dipenda dal fatto che per andare a scuola, fin dalle medie, dovevo prendere i mezzi pubblici, sui quali stavamo stipati come sardine. Di primissimo mattino, tutti quegli odori e profumi mescolati insieme, mi davano la nausea. Il colpo di grazia e' arrivato con la gravidanza: ho dovuto sostituire tutti i prodotti di igiene personale e per la pulizia della casa, perche' non ne sopportavo piu' le profumazioni. Unica eccezione: la lavanda. Da allora e' il profumo di casa mia: detergenti, ammorbidenti, profuma biancheria, deodoranti per ambienti e armadi. Solo lavanda.


Per questo motivo ero abbastanza titubante a realizzare questa ricetta. Correvo il rischio di avere la sensazione, assaggiandola, di...ciucciarmi un calzino! Allora, direte voi, perche' proprio un piatto al profumo di lavanda? Perche' il tema del contest di Stefania di questo mese, sono proprio i fiori: ricette gluten free realizzate con i fiori. Ora, direte voi, ma tu vivi in Olanda, il paese dei fiori! Perche' la lavanda? Si', e' vero, l'Olanda e' il paese dei fiori. Peccato pero' che li coltivino principalmente per i bulbi, dei quali sono i maggiori produttori al mondo. Con, e' facile immaginare, un notevole aiuto da parte della chimica. I campi di crocus, narcisi, giacinti e tulipani, che si estendono fino all'orizzonte in ordinate file variopinte, sono sicuramente uno spettacolo meraviglioso. Ma, a parte il fatto che non si possono raccogliere, a chi verrebbe in mente di mangiarseli in insalata? Molti di essi, come i tulipani, ad esempio, sono commestibili si', ma solo se coltivati nel vostro giardino, senza prodotti chimici di sorta. Avrei potuto orientarmi sui fiori spontanei, ma non e' facile trovare zone incolte e che siano anche sufficientemente lontane da strade di grande traffico...o che non siano meta delle quotidiane passeggiate di cani con umano al seguito, con relative olezzanti conseguenze. Certo, ci sono molte zone protette e incontaminate, come ad esempio le meravigliose dune costiere o gli argini dei canali, ma c'e' il divieto assoluto di raccoglier fiori e piante. Quindi, non mi rimangono che i fiori secchi ad uso alimentare, fidandomi del fatto che siano prodotti biologicamente e sottoposti a controlli. Inoltre la lavanda, diversamente da altri fiori, conserva  molto del suo profumo anche una volta essiccata, anzi, se ben conservata, il profumo si intensifica. Non ultimo c'e' anche il fatto che la lavanda sia una delle mie piante preferite. Oltre alla bellezza dei suoi fiori e al suo fresco e delicato profumo, la lavanda ha tantissime proprieta' benefiche che contribuiscono a rendermela simpatica. E la falsa ortica? Quella l'ho usata solo per decorare il piatto, perche' il colore dei suoi fiori richiama un po' quello della lavanda.

Filetto di maiale alla lavanda


Ingredienti per 4

2 filetti di maiale da 300g circa
1 cucchiaino di fiori di lavanda secchi ad uso alimentare
1 rametto di rosmarino
1 cipolla
1 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere di latte
1 cucchiaino di maizena
olio di oliva
sale e pepe

Tritate finemente la cipolla e gli aghi di rosmarino. Portare ad ebollizione il vino e farlo ridurre della meta' a fuoco dolce. Unire la cipolla, il rosmarino e 1/2 cucchiaino di fiori di lavanda e far cuocere finche' la cipolla sara' tenera e il vino si sara' quasi completamente evaporato. Tamponare il filetti con carta da cucina, spennellarli d'olio d'oliva e farli rosolare da tutti i lati in una padella antiaderente. Trasferirli in una pirofila e coprirli con il composto cotto nel vino, lasciandoli in fusione mentre accendete il forno a 200°.
Quando il forno sara' caldo, eliminare la marinatura dai filetti e raccoglietela in una piccola casseruola. Salate e pepate i filetti, trasferiteli  in una teglia da forno e infornateli per circa 15 minuti.
Nel frattempo aggiungete il latte al trito alla lavanda e portate ad ebollizione a fuoco basso. Unite anche la maizena sciolta in pochissimo latte freddo e fate bollire finche' la salsa comincia ad addensarsi. Passatela da un colino a maglie non troppo fitte e tenetela in caldo.
Sfornate i filetti, tagliateli a fette spesse e serviteli nappati con la salsa alla lavanda e decorati con i rimanenti fiori di lavanda secchi, qualche ago di rosmarino e qualche fiorellino di falsa ortica o di lavanda fresca.


Con questa ricetta partecipo al contest di Cardamomo & co.:
Grazie dei fiori...gluten free


21 commenti:

  1. ma che bello questo filetto!!! sono d' accordo su quello che dici dei fiori, belli ma non commestibili tutti!! io da piccola di nascosto mangiavo dei fiorellini lilla che si trovano nei campi, succosi, dolcissimi.. la lavanda la uso spesso anche io e lo sai che alla mia migliore amica qualche tempo fa regalai una piantina di lavanda? mi ricorda quando con la mia mamma la raccoglievamo dai cespigli per farne i sacchetti profumati per la biancheria... eheh.. che ricordi... il tuo piatto è così.. easychic!!! :) bacione!! e buon lunedì... ça va sans dire.......

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    1. Eccola qui, la mia mattiniera giovane bloggamica!! Hai ragione, Sere: non tutti i fiori!! Pero' non sai quanto mi mancano i fiori di zucca!!..soprattutto quelli dell'orto del mio papa', che andavo a raccogliere di primo mattino, quando cominciavano a schiudersi e che poi la mia mamma farciva di mozzarella e acciughe e friggeva in quella sua pastella leggera e croccante....Ne mangerei un piatto anche adesso, per colazione....Grazie mille per i complimenti. Buona settimana carissima.

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  2. Capperi Robi, qui si fanno degli enormi progressi!! Maiale a lavanda mi incuriosisce... Sui fiori non sono ancora riuscita a capire dove comprarli perchè raccogliere i fiori che crescono a Milano è come darsi la morte lentamente. Da piccola mangiavo i fiorelli viola (che cita Serena) e i rami fini delle betulle (!!) perchè sapevano di liquirizia ma non garantisco in merito alla tossicità (sono sopravvissuta ma magari perchè li prendevo a picocle dosi). Bacioni

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    1. Nemmeno io mi fido a raccogliere i fiori qui intorno. Bisognerebbe fare delle belle gite in montagna o in aperta campagna, ma bisogna anche saper riconoscere i fiori e le erbe commestibili. L'ideale sarebbe andare in giro con un libro con belle e chiare fotografie e descrizioni. In alternativa, guarda se in erboristeria trovi i fiori secchi ad uso alimentare. UN abbraccio carissima, buonissima settimana!

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  3. Anche io non sopporto i profumi forti, da sempre. Mi pare che mi facciano venire mal di testa...tutti tranne uno, quello che uso.
    Questo piatto è una poesia, anche se ahimè devo limitarmi a guardarlo...i fiori qui sono una rarità!

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    1. Qui ce n'e' a profusione, ma chi si fida a mangiarli?...meglio godersene la bellezza e il profumo!! Grazie dei complimenti, un abbraccio.

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  4. Io la mattina stipata in treno ed in metro sento certi "profumini". D'estate poi si raggiunge il massimo...
    Ottima ricetta sia da vedere che da gustare!

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    1. Ti capisco perfettamente...e anche quando piove, non si scherza... Grazie mille, buona giornata.

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  5. Tu ne sai una più del diavolo cara mia. Aiuto spero che il mio profumo non ti abbia dato in testa....per me è come un segno distintivo, non me ne separo da anni. Io al contrario adoro i profumi, un buon profumo mi arriva dritto in testa e ne resto stregata....e adoro la lavanda che su questo tuo piatto ci sta benissimo, anzi dovrei dire in questo piatto....perché sul piatto c'è la falsa ortica....va beh insomma, mi hai capito :)))
    Baci

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    1. Non ricordo di essermi sentita infastidita dal tuo profumo: si vede che non hai l'abitudine di esagerare...
      Bacioni.

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  6. Hai ragione la lavanda è meravigliosa. Il suo profumo è delicato e fresco al tempo stesso.
    Anche io tempo fà ho postato una ricetta con la lavanda.
    Una lavanda un pò particolare perchè greca, proveniente da Argos.
    Purtroppo quella pianta si è seccata durante la neve, ma l'ho subito sostituita con altre due piantine comprate a Pasqua , sempre ad Argos.
    Complimenti per la ricetta.
    Un bacio

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    1. Adesso vado a cercarmela, la tua ricetta. Che fortuna che hai a poter usare i profumi della Grecia! Io ho un vasetto di salvia selvatica che ho preso a Karpathos: ogni tanto apro il vasetto e do una sniffatina...magari ci potessi andare tutti gli anni...Grazie per i complimenti. Ricambio il bacio e ci aggiungo un abbraccio.

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  7. A parte che così istighi mio marito a rifarlo (e io ne sono felice!), ma soprattutto istighi me a dei titoli improponibili, questo tuo piatto (e non dico maiale!) mi piace immensamente e come dice Sere so easychic! E comunque ogni volta che parli dell'Olanda, m fai venire il magone, riportandomi insietro di 20 anni... sebbene i fiori freschi non si possano mangiare! ;)

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    1. E che ci vuole? Salta su una aereo e vieni a trovarmi!! Speriamo che il dolce doppio non mi maledica per la ricetta!! Non esagerate con la lavanda, altrimenti fa davvero l'effetto profuma-biancheria!! Un abbraccione Stefi!!

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  8. Fantasiossima Roberta, qui da te ci sono sempre ricettine una più buona dell'altra!!
    Questo filetto deve essere una vera e propria leccornia!
    Bravissima come sempre!!
    Un bacione Carmen

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    1. Ciao Carmen!! Non e' che da te si scherzi...Grazie mille, un abbraccio.

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  9. La questione profumo è per me un annoso problema. La mia pelle li respinge. Nel senso che non so perché posso anche mettermene un litro ma non mi si sente! Così io uso da sempre il mio solito profumo che ha una base di muschio bianco che adoro, ma è come se non me lo mettessi, tanto nessuno se ne accorge! Questo filetto invece non passa inosservato e da l'idea di un piatto davvero succulento, carne tenera, morbidissima e aromatica grazie a quei fiori che gli danno un tocco inedito. Splendido davvero.
    Una domanda, ma da voi i bulbi dei narcisi li cucinano? Si, i cosiddetti lampascioni. Nel sud sono famosissimi e si mangiano sia fritti che sott'aceto o sott'olio. Una delizia. Chissà se gli olandesi l'hanno scoperto!
    Un bacione splendore di donna! Pat

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    1. Spero proprio di no!! I bulbi di narciso sono velenosi!! Qualcuno mangia i bulbi di tulipano, cotti al cartoccio, in forno, ma pare che non siano un granche'. In tempo di guerra ne ricavavano una farina per farci il pane, ma anche quello si puo' evitare senza perdersi nulla. Credo che i lampascioni facciano un fiorellino viola, tipo un piccolo giacinto. Grazie mille per i bei complimenti e hai proprio ragione: l'accoppiata lavanda rosmarino da davvero un tocco originale. Un abbraccione bellissima, a presto.

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  10. si, davvero ne sai una più del diavolo.. il filetto di maiale l'ho già fatto in vari modi ma ancora no alla lavanda.
    Una volta l'ho messo in una pannacotta, con gelatina di violetta, a dirlo è davvero una poesia (e ci ho anche vinto un contest), ma mio fratello ha detto che ricordava il bagnoschiuma. Ci sono rimasta così male he non l'ho più usata per cucinare nulla, e anch'io la adoro come profumazione di casa :)
    un grande abbraccione, cara la mia ragazza!

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  11. Una ricetta magnifica che sicuramente non ti ha dato l'impressione di ciucciare un calzino! :-D

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  12. Che meraviglia!! Mi stavo mangiando la foto

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